Mario arrivò a casa di Gianni e vide che
stava preparando le valigie. Non sapeva che avesse intenzione di andare in
vacanza o di cambiare casa e quindi gli parve molto strano. Gianni, nel
frattempo, continuava ad aprire ante e cassetti e a chiedersi cosa potesse
servirgli e cosa potesse lasciare dove si trovava. Pareva quasi che volesse
portare con sé tutta la casa ed un paio di valigie già piene e super imbottite
facevano capolino dallo scendiletto.
Mario lo osservò per qualche minuto e poi gli
chiese: “Giovanni hai deciso di partire?”
A quel punto Giovanni si voltò e si accorse
della presenza dell’amico e, sorpreso per non essersi accorto di tale presenza,
si fermò un attimo e sembrò quasi riflettere. “Si Mario, ho deciso di partire”.
“Dove vai di bello?” domandò Mario.
“In un posto ove io possa trovare
qualcosa di cui meravigliarmi: qui la vita è tanto monotona, stressante. Le
cose sono sempre uguali, ogni giorno la solita routine, le solite persone, …..
che barba … non sono più io, non so neanche più chi sono e tu? Ogni
giorno vieni a trovarmi e parliamo delle solite cose, abbiamo abitudini noiose,
non sei stanco tu?”
Mario non rispose, prese il geranio che si
trovava sul davanzale e lo irrorò di acqua.
“Vedi !?!” riprese Gianni “ogni giorno dai
acqua a quella pianta, sei così abituato a farlo che non mi ascolti neppure,
non mi hai neanche risposto, ti sei limitato a fare ciò che fai ogni giorno.”
Mario riportò la pianta sul davanzale e poi
guardò tristemente Gianni. Vide un uomo stanco, con i capelli in piedi, un uomo
che stava camminando sull’orlo di un precipizio. Una piccola spinta e sarebbe
caduto, come fare per farlo allontanare?
Gianni era irritato e continuò : “Cos’hai da
guardarmi con quell’aria da cane bastonato !?! La cosa più importante per te è
innaffiare quella pianta? Portatela a casa, te la regalo, tanto a me in viaggio
non serve.”
Mario allora disse : “Ti va una tazza di
thé?”
A quel punto Gianni si infuriò :”Ma come, io
parlo, parlo e tu …. tu continui con le tue stupide abitudini, cosa vuoi che me
ne importi di una tazza di thé. Ogni giorno il tuo thé, per fare quattro
chiacchiere e togliersi lo sfizio di un dolcetto. E’ ora di cambiare. Smettila
di guardarmi con quella faccia!”
Mario sospirò e, non sapendo bene che pesci
prendere, decise di esporre il suo pensiero.
“Caro Gianni, sono felice che tu abbia deciso
di fare un viaggio, cambiare aria fa molto bene, così come cambiare ambiente e
conoscere nuovi posti e nuova gente; è come aprire la finestra al mattino e
godersi il fresco e l’orizzonte, quando la si chiude ci si risente a casa. Però
non ho ben capito quale sia di preciso la tua meta”
“Mario, finalmente mi ascolti. Beh … i nomi
dei posti non me li ricordo bene ma l’agenzia viaggi ha detto che fanno al caso
mio. Devo solo sbrigarmi a fare i bagagli perché è un viaggio last minute.
Parto fra poche ore.”
Mario fissò l’amico e disse: “Hai affidato la
tua vita ad un’agenzia di viaggio, senza neanche sapere dove ti mandano? Ti
affideresti ad un chirurgo senza ben sapere chi sia o cosa ti farà?”
Gianni rimase di stucco: “Ma cosa stai
dicendo, voglio solo andarmene e cambiare ambiente!!!”
“Appunto” rispose l’amico “tu stai cercando
un posto dove poterti meravigliare perché non molto tempo fa, anche se ti
sembra un’eternità, riuscivi a farlo anche qui e ora non ci riesci più. In
realtà tu non stai cercando un posto e non lo troverai se, partendo, nelle tue
valigie non metti l’unica cosa che ti serve. Devi portarti due nuovi occhi e
non li troverai fuori dalla porta e non li troverai andando da un ottico,
quegli occhi sono dentro di te. Tu hai smesso di meravigliarti allontanandoti
da te stesso e non puoi ritrovarti fuori, nessuno e nessun luogo può ridarti
ciò che pensi di aver perso. Solo tu puoi ritrovarlo cercandolo dentro di te.
Ci sono tantissime cose di cui ci si può meravigliare ovunque, persino dentro a
questo piccolo appartamento. Non è meraviglioso che siamo amici da tanto tempo?
Non è meraviglioso che quel geranio, con solo qualche goccia di acqua, ci
faccia godere della sua bellezza da tanto tempo? Non è meraviglioso potersi
ritrovare ogni giorno anche solo per raccontarsi sciocchezze?. Io trovo tutto
questo meraviglioso, come lo svegliarmi al mattino e tante altre cose.
Vedi non è il posto che crea la meraviglia è come guardiamo le cose che le
rende tali. Buon viaggio Gianni quando tornerai io sarò ancora qui.”
Buona giornata.
0 commenti:
Posta un commento