“Lotta sempre per le tue idee: non essere la marionetta di nessuno.”

 

di Paolo Corrias – Al solo pensarci si stringe il cuore dall'angoscia. La Sardegna è aggredita da tante malattie, ormai endemiche, che la stanno uccidendo lentamente. Sono iniziate scaglionate nel tempo, ma ora la stanno martoriando tutte insieme.
Continuità territoriale e aerea sempre precaria.

Rifiuti tossici e reflui fognari da tutta l'Italia.
Trasporto pubblico nell'interno, su gomma e su rotaie, inadeguato e obsoleto.
Assistenza sanitaria territoriale completamente smantellata.
Porto canale di Cagliari praticamente inutilizzato.
Asili e scuole primarie dell'infanzia chiuse in tanti centri dell'interno.
Sportelli pubblici decentrati chiusi.
Sportelli postali e bancari chiusi.
I nostri monti, i nostri mari e le nostre pianure a forte rischio di invasione con torri eoliche e fattorie solari.

Per i Sardi e la loro Terra, solo pesi, vincoli, inquinamento, distruzione di gran parte dell'ecosistema marino con buona pace della economia legata alla pesca, vincoli e inquinamento irreversibile delle campagne e dei nostri monti.
Le tanto sbandierate possibili conquiste, come l'inserimento del principio della Insularità nella Costituzione,
il riconoscimento della Sardegna come Parco Archeologico da parte dell'Unesco assomigliano, poi, a quelle fumose discussioni salottiere autocelebrative e fini a sé stesse che faranno la fine del riconoscimento di Regione a Statuto speciale.
È triste doverlo ammettere ma, purtroppo, siamo diventati un popolo di ignavi.
Che fine ha fatto il fiero popolo dei Sardi? Ma veramente siamo noi gli eredi degli Shardana?

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