Naess ci dice che per salvare il mondo non basta combattere l’inquinamento e tutelare la natura, quella che chiama ecologia superficiale, ma è necessario riconsiderare il rapporto tra l’uomo e la natura con paradigmi diversi. L’uomo va visto come intrinsecamente inserito nell’ordine naturale, non uomo e ambiente ma uomo come parte dell’ambiente, non un oggetto separato dal resto ma un essere perfettamente integrato nella natura e legato ad essa da una relazione di reciproca necessità, che solo in questo quadro trova un senso.
L’antropocentrismo che pretende di assegnare il diritto di sopravvivere alla sola specie umana è innaturale, Naess propugna un egualitarismo naturale in cui tutte le specie hanno lo stesso diritto alla sopravvivenza e meritano di essere salvaguardate.
Perchè ogni individuo si possa realizzare e trovare il proprio naturale ruolo nella società, è necessario abolire le classi, le sperequazioni, la diseguaglianza sociale. Questo è possibile solo favorendo le autonomie locali e la decentralizzazione del potere.
Sono solo alcuni punti del pensiero di Naess, un pensiero radicale, politico in senso altissimo e affascinante, che va ben oltre Greta. Greta chiede al Sistema di risolvere i problemi che crea per sua natura, Naess afferma che il Sistema va cambiato perché innaturale. Le implicazioni politiche ed etiche delle due prospettive portano a conclusioni radicalmente opposte: da un lato, la preservazione dello status quo, dall’altro una rivoluzione etica, morale e culturale.
Sono saggi che danno modo di riflettere sulla vita che conduciamo e sul sistema in cui viviamo. Naess si era ritirato, negli ultimi anni, in un rifugio in cima a una montagna, in mezzo ai ghiacci e da lì, in mezzo al nulla e a un passo dal cielo, riusciva a vedere il mondo con una chiarezza che ci turba nel profondo.
Autore: Arne Naess
Traduttore: Andrea Roveda
Editore: Piano B
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 17 giugno 2021
Pagine: 204 p., Brossura
EAN: 9788893711098
Costo: 15,20 €
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