Eppure, in questi cento
giorni, il ministro della Giustizia ha parlato dell’universo mondo. Ha avuto
modo di scrivere sui Social della morte di Paolo Rossi, Maradona e Gigi
Proietti. Ha partecipato a Domenica In da Mara Venier,
da Bruno Vespa a Porta a Porta, a Otto e mezzo da Lilli
Gruber. Ha preso posizione sui bonus per l’energia green. Ha elogiato i
detenuti di Bollate che producono mascherine. Ha ricordato i 54 anni
dall’alluvione di Firenze. È intervenuto persino sul progetto di una missione
spaziale italiana su Marte. Mai una parola sui marittimi siciliani. Più facile
per lui parlare dei marziani. I quali, se esistono, danno meno grattacapi dei
libici. Il problema è spiegarlo ai suoi concittadini.
I familiari dei pescatori contro il loro concittadino Bonafede.
I
familiari dei 18 pescatori sequestrati in Libia ieri hanno dato vita a una
manifestazione di protesta a Mazara del Vallo dopo la liberazione di una nave
turca sequestrata il 5 dicembre scorso dalle milizie del generale Haftar. Quindi,
dall’aula consiliare dove si trovavano riuniti, si sono spostati davanti
l’abitazione dei genitori del grillino Bonafede. Sul posto sono arrivati
Polizia, Carabinieri e Polizia Municipale.
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