12 dicembre 2020

I familiari dei pescatori contro il loro concittadino Bonafede.


I familiari dei 18 pescatori sequestrati in Libia ieri hanno dato vita a una manifestazione di protesta a Mazara del Vallo dopo la liberazione di una nave turca sequestrata il 5 dicembre scorso dalle milizie del generale Haftar. Quindi, dall’aula consiliare dove si trovavano riuniti, si sono spostati davanti l’abitazione dei genitori del grillino Bonafede. Sul posto sono arrivati Polizia, Carabinieri e Polizia Municipale.

Eppure, in questi cento giorni, il ministro della Giustizia ha parlato dell’universo mondo. Ha avuto modo di scrivere sui Social della morte di Paolo Rossi, Maradona e Gigi Proietti. Ha partecipato a Domenica In da Mara Venier, da Bruno Vespa a Porta a Porta, a Otto e mezzo da Lilli Gruber. Ha preso posizione sui bonus per l’energia green. Ha elogiato i detenuti di Bollate che producono mascherine. Ha ricordato i 54 anni dall’alluvione di Firenze. È intervenuto persino sul progetto di una missione spaziale italiana su Marte. Mai una parola sui marittimi siciliani. Più facile per lui parlare dei marziani. I quali, se esistono, danno meno grattacapi dei libici. Il problema è spiegarlo ai suoi concittadini.

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