La Azzolina con un piede fuori dal governo, Pd e Iv: “Va sostituita”. E Conte sta per arrendersi.
Bye bye Azzolina.
“Ha sbagliato troppo, va sostituita”. Il tam tam continua, ai piani altri
sostengono che non è più possibile tenerla alla guida del ministero. Pd e
renziani sono pronti a metterla alla porta, già sanno chi inserire al suo
posto. Il tentativo di Conte del “vogliamoci tutti bene” è fallito sul nascere.
E le sue parole sui ministri – pronunciate giorni fa – sanno ancor più di
beffa. «Sono il capitano di una squadra che ha superato una
grande prova, i miei ministri sono i migliori», aveva detto. E ancora: «La
maggioranza c’è e ci sarà». Il solito show del premier.
Parole, però, che hanno
imbarazzato le stesse forze di governo. Pd e Iv sanno che così non si può
andare avanti. “Ma quali ministri migliori”, è il commento che rimbalza in ogni
retroscena. La seconda ondata è stata affrontata in modo pessimo, l’Italia è
tornata nello sprofondo. Basta pronunciare un nome, Lucia Azzolina, e succede
il finimondo perché sulla scuola ha combinato un disastro.
La strada è stretta. Pd
e renziani non digeriscono più l’altalena di Conte e il vuoto dei Cinquestelle.
Minacciano di andare al voto, poi però leggono i sondaggi e frenano. Respingono
l’ipotesi di un “governo allargato”, che ridurrebbe il loro raggio d’azione.
Quindi, resta un viottolo a senso unico, quello del rimpasto. Non pronunciano
la parolina magica ma lavorano per raggiungere l’obiettivo. Perciò mettono sul
tavolo tutti gli errori commessi dai ministri e ne chiedono la fuoriuscita,
avendo già in tasca i nomi per sostituirli.
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