17 maggio 2022

L'equidistanza"e il "falso pacifismo"...

L'equidistanza"e il "falso pacifismo" di fronte all'invasione russa in Ucraina possono portare alla complicità con gli aggressori se intendono lesinare sul significa resistere e combattere l'autocrazia.

Non possiamo essere equidistanti di fronte a un'invasione che sta portando a crimini contro l'umanità o praticare un falso pacifismo che nega al popolo ucraino ogni tipo di aiuto per difendere la propria legittimità.

Mettere in discussione il necessario sostentamento per la resistenza contro l'autocrazia è la cosa più vicina alla complicità con gli aggressori.

L'invasione dell'Ucraina mostra che questi nemici sono disposti a tutto, anche il più aberrante, come massacri di civili, impatti su tutti i media e le infrastrutture energetiche, qualcosa di sfortunato.

In questi "momenti amari" la messa in discussione dell'UE sono trucchi che "i nemici della democrazia usano senza esitazione" seguendo il principio di " dividere e conquistare".

La democrazia è un miracolo politico che va curato, protetto, non è un fatto irreversibile, ha nemici di ogni tipo disposti a minarla con intrighi, fino a schiacciarla con la forza bruta.

Per questo  non si può rimanere "passivi" di fronte agli "eventi atroci" di questa guerra servono  "voci unite" contro questa invasione.

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