26 giugno 2022

L'ipocrisia di certi giornalisti…

È ipocrita quando si fingono qualità o sentimenti contrari a ciò che si ha o si vive realmente.

L'ipocrisia di cui sto parlando ha facce diverse e si manifesta in spazi diversi.  Il problema è che l’essere ipocrita per un giornalista, vuol dire fare articoli con contenuti che screditano altre persone, senza verificare la verità , al solo scopo di provocare reazioni (notizie) a danno della persona screditata.

Non è ipocrita questo modo di agire?

Molti non capiscono questioni di base come la differenza tra informare e dare un'opinione.   Inutile dire che si può non leggere il rispettivo articolo; ma non è questo il problema, il problema è che certi giornalisti si presentano come i garanti del nostro diritto all'informazione e ciò che ci offrono sono opinioni anche infondate.

I giornalisti sanno bene dove mettere l'asticella per squalificare un personaggio pubblico: bugie ripetute, inganno deliberato, disonestà... Ma dove si mette l'asticella per squalificare un personaggio pubblico? Giornalista indegno del lavoro che sostiene di esercitare?

Nella stragrande maggioranza dei casi, i giornalisti che sanno parlare così bene dei personaggi pubblici rimangono muti come morti quando parlano in pubblico di giornalisti disonesti, che mentono deliberatamente e ingannano, che servono cinicamente interessi diversi da quelli dei loro lettori o seguaci. 

Perché succede? Molte volte, per paura che la denuncia pubblica di questi personaggi sia un attacco alla libertà di espressione . Forse anche per semplice paura di non essere in grado di difendersi dalle loro bugie e dai loro attacchi. Chi rimane in silenzio partecipa al gioco e alla trappola.

I giornalisti non sono dipendenti di una merceria, e che quando iniziano il loro lavoro acquisiscono una serie di impegni professionali ed etici. Ci sono giornalisti infinitamente più disonesti, venali e corrotti dei personaggi che denunciano.

Non si tratta di diffondere il sospetto su tutti i professionisti. Ci sono centinaia, migliaia di giornalisti che fanno il loro lavoro ogni giorno, difendendo le regole del mestiere. Giornalisti, cronisti e semplici informatori, che indagano sui fatti e li denunciano, nel bene e nel male, ma con la massima onestà possibile.  Non meritano di essere confusi o mischiati con quei giornalisti di altra mano, alcuni dei quali oltrepassano il confine del fanatismo.

È vero che la deriva del giornalismo verso lo spettacolo è da tempo denunciata, ma la questione non si pone più in questi termini.  Che il giornalismo onesto venga schiacciato o insabbiato da giornalisti indecenti e disonesti è un pericolo immenso per la democrazia. 

L'ipocrisia è che dicono una cosa e ne fanno un'altra. In cui presentano un volto e il loro vero volto è un altro. Hanno perso la capacità di autocritica e se dovessi cercare un dipinto per illustrare questa realtà, rimarrei con "L’Urlo di Edvard Munch ".

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