26 giugno 2022

Lettera all'invidioso...

Tempo fa un Assessore comunale è stato oggetto di un attacco mediatico molto grave, da parte di personaggi invidiosi per la sua onestà e capacità professionale. L’hanno talmente martellato in ogni modo, pagine facebook, giornali, internet, che è stato oggetto di insulti di ogni tipo. Oggi ritengo necessario scrivere una lettera a questi personaggi.

Caro invidioso,
a te, che sei incapace di ammirare la capacità altrui , che senti una fitta allo stomaco quando qualcuno è migliore di te, che ti corrode dentro, ti dedico questa lettera.
Qualcuno avrebbe dovuto dirti che l'importante è concentrarti su te stesso, per aspirare ad essere la versione migliore di te stesso. Quindi, se guardi gli altri, lascia che sia per imparare dalle loro virtù , per non odiare qualsiasi successo che non sia il tuo.
Sai cos'è una persona tossica? Assomiglia molto a uno come te. Un essere invidioso, che non ha la capacità di empatia per gioire quando la persona accanto a te lo fa.
Quando qualcuno è migliore di te ed ha successo, tu sei pieno di rancore verso il mondo. Un pensiero ti passa per la mente: “Dovrei essere io. Questa è un'ingiustizia » . Riesci a malapena a nasconderlo, non provare a negarlo. Inciampi anche leggermente quando nessuno ti guarda, vero? Devi capire che farai meglio se ti concentri maggiormente su te stesso invece di essere un fenicottero che allunga il collo per attaccare il becco ovunque.
Il problema più grande nell’essere invidioso è che spesso è accompagnato dal vittimismo. "Perché lei/lui sì e io no?". Me lo merito di più". Questi pensieri ti suonano familiari, giusto? A che punto della tua vita hai perso la capacità di ammirare chi è migliore di te? Forse c'era un compagno a scuola a cui prestavano più attenzione di te? Tuo fratello/sorella era il preferito/a di tua madre? Il tuo partner ti ha lasciato per il tuo migliore amico/a? Ti prego di fare un processo di introspezione in modo da analizzare in quale momento hai iniziato a desiderare la disgrazia di chi è migliore di te. Il problema è che finisci per ritrarre te stesso. Tutti sono consapevoli della tua smisurata gelosia nei confronti di chiunque possa, o pensi che possa, gettare anche la minima ombra su di te. Concepisci tutto come una minaccia intorno a te, invece di renderti conto che potrebbero essere opportunità. Apri gli occhi! Non sei di più perché gli altri sono di meno, né sei di meno perché gli altri sono di più. Ognuno scrive la propria storia e se continui a infilare la penna nel libro di qualcun altro, finirai per lasciare la tua in bianco.

0 commenti:

Posta un commento