07 agosto 2023

Nei campi devastati dalla guerra i bambini giocano.

Uno dei volti più difficili della guerra è l'effetto devastante che la lotta ha sulla vita dei bambini. Sebbene non abbiano alcuna responsabilità per il conflitto, i più piccoli subiscono l'impatto del trauma e della violenza con intollerabile intensità.

Ancora oggi, quando le leggi e le convenzioni internazionali proteggono i diritti dei minori nei conflitti, molti continuano a soffrire. Il numero di bambini che vivono nelle impostazioni delle guerre più mortali del mondo è aumentato di quasi il 10% nel 2021, a 230 milioni, secondo un rapporto pubblicato dalla ONG Save the Children, che specifica anche che un minore su sei sul pianeta vive in un'area considerata in conflitto.

Il conflitto minaccia non solo la salute e la felicità dei più piccoli, ma anche la loro capacità di sperimentare la felicità dell'infanzia. Ma non smette mai di stupirmi di come i bambini abbiano la capacità di giocare nonostante si trovino in situazioni terribilmente avverse. Nei campi profughi, nelle città devastate dalla guerra, nelle misere baraccopoli, le vedi correre dietro i fili che simulano un'auto, calciare una palla fatta con stracci o accarezzare una bambola sfilacciata.

Un campione del meglio della condizione umana? Dello sforzo di non arrendersi, nonostante la barbarie? So solo che è qualcosa che mi impressiona sempre e mi conforta.

0 commenti:

Posta un commento