I
giornalisti sono tenuti a svolgere un ruolo decisivo nella trasmissione di
notizie precise e di qualità all’interno della società. È un compito divenuto
ancora più difficile a causa della grande quantità di FAKE NEWS, informazioni
errate e altri tipi di contenuti imprecisi che circolano costantemente tra le
piattaforme digitali. I giornalisti oggi hanno l’obbligo di setacciare la massa di
contenuti che vengono creati e condivisi per separare il vero dal falso e per
aiutare la diffusione della verità. Sfortunatamente, come dimostra il post di Christian Solinas, non è questo il modo con
cui attualmente le imprese giornalistiche trattano le notizie, le voci che
circolano online e i contenuti virali. Le falsità arrivano molto più lontano
della verità e i media giocano un ruolo importante nel favorire che accada. I
siti di news dedicano infatti molto più tempo e risorse a diffondere
informazioni discutibili e spesso false, di quanti ne impieghino a verificare
e/o smontare contenuti virali e voci diffuse su internet. Invece di comportarsi
come fonti informative affidabili, spesso i media online promuovono la
disinformazione nel tentativo di guadagnare traffico e impegno sociale.
Ma oggi
l’asticella che indica cosa sia degno di attenzione sembra essere molto più
bassa. Inoltre, esiste una serie di pratiche ampiamente diffuse tra i siti di
news che confondono e ingannano il pubblico. Sono abitudini che riflettono un
pensiero a breve termine che, in fin dei conti, non è in grado di comunicare il
pieno valore di una notizia.
Oltre a
causare altri problemi, questa assenza di verifica fa anche sì che i
giornalisti siano facili complici di impostori e falsificatori che, per
guadagnare credibilità e traffico, cercano di ottenere che la stampa citi le
loro dichiarazioni e i loro contenuti.
Riporto di seguito il post pubblicato il 20 settembre 2021 da Christian
Solinas nella sua pagina facebook riferito all’articolo del Fatto Quotidiano riguardo l’acquisto della sua
abitazione.
IL POST
“ LE TANTE MOGLI DI PUTIFARRE E I TANTI SINONE CHE GIOCANO CON LE
PAROLE IN SARDEGNA. CON UNA POSTILLA PER I DESTINATI ALLA GIUDECCA DEL XXXIV
CANTO DELL'INFERNO.
Apprendo dai mass-media, che riportano una notizia de Il Fatto
Quotidiano, l’iscrizione a modello 45 da parte della Procura di Cagliari di una
serie di esposti anonimi i quali riguarderebbero l’acquisto della mia
abitazione.
Premesso che, come noto, tale modello riguarda notizie e/o
segnalazioni che non costituiscono reato, sono comunque a completa disposizione
per chiarire ogni aspetto delle mie attività, che pur attenendo alla mia
personale sfera privata sono sempre state caratterizzate da legittimità e trasparenza.
Si pone invece con forza l’interrogativo su come elementi attinenti ad
un fascicolo riservato possano essere nelle mani di più persone ed utilizzate
evidentemente per costruire un caso mediatico fondato su ricostruzioni parziali
e strumentali, su allusioni e accostamenti suggestivi, su gravi omissioni che
orientano una lettura fuorviante.
Non può certo sfuggire che vi sia un insieme di esposti anonimi,
inspiegabilmente conosciuti ad alcuni giornali e blogger, con pubblicisti che
si citano a vicenda per avvalorare le proprie tesi, tutte coordinate ad un
frontale attacco politico nei miei confronti.
Per quanto mi riguarda, per il rispetto che ho dei Sardi e per l’amore
che nutro per la mia terra, non posso più tacere:
- A quarantacinque anni, dopo venticinque di attività, ho acquistato
una casa di abitazione edificata circa mezzo secolo fa, che era pubblicamente
in vendita da parte di un’agenzia immobiliare. Lo ho fatto, come tutti, con un
atto pubblico, stipulando il contratto preliminare e poi l’atto definitivo
davanti al notaio, sempre alla luce del sole, dando un acconto con i miei
risparmi ed accendendo un mutuo di 30 anni, garantito da ipoteca a favore della
Banca pari al doppio del valore.
- Non è di mia proprietà invece e non ho alcuna relazione con il lotto
confinante, sul quale è in corso la costruzione di altro immobile da parte di
un privato imprenditore. Pertanto, la circostanza dell’edificazione
allusivamente legata alla mia persona è clamorosamente falsa.
- Riguardo alle mie proprietà in agro di Capoterra, acquistate nel
2002 e sulle quali ho investito nel tempo impegno e risparmi, rappresento che
ho deciso di metterle in vendita pubblicizzandole su un sito immobiliare, al
fine di poter acquistare la mia nuova abitazione così come credo faccia la
maggior parte delle persone comuni; tengo a precisare di aver conosciuto
l’amministratore della società promissaria acquirente solo in occasione della
sottoscrizione del contratto preliminare dinanzi al notaio; l’atto definitivo
non è ancora stato stipulato perché la promissaria acquirente mi ha
tempestivamente e formalmente richiesto via PEC un differimento del termine di
ulteriori 3 mesi, che ho ritenuto di concedere rispondendo alla stessa con
posta certificata e previa comunicazione al notaio rogante, nell’ambito di una
normalissima contrattazione fra parti private.
- Con riferimento, invece, al contratto preliminare di compravendita
di tre ettari di zona edificabile ed un ettaro di zona agricola sempre in agro
di Capoterra, sottoscritto nel 2013, ancora una volta davanti ad un notaio,
voglio sottolineare che non si è mai addivenuti alla stipula dell’atto
definitivo in quanto il compianto promissario acquirente è venuto a mancare; il
contratto preliminare è stato però consensualmente risolto con gli eredi, ai
quali ho restituito per intero la caparra a suo tempo versata mediante rogito
notarile regolarmente registrato.
Pertanto, le circostanze e le gravissime allusioni riportate dal Fatto
Quotidiano sono destituite di ogni fondamento.
Certo di aver chiarito la piena trasparenza e la legittimità che hanno
sempre contraddistinto le mie azioni, continuerò senza indugio ed in piena
coscienza a lavorare per la nostra amata Sardegna, assumendomi come sempre
l’onere di decisioni che potranno pure costarmi altri esposti anonimi, ma che
ritengo adottate nel solco della via maestra, rappresentata dall’interesse
pubblico, bene primario irrinunciabile. “
Christiansolinas post