27 febbraio 2022
In Sardegna c’è un paesino dove l’energia elettrica è gratis per tutti.
Grazie a un utilizzo sapiente e ragionato delle fonti di energia
rinnovabile, il piccolo borgo medievale di Borutta è riuscito a raggiungere
l’autosufficienza energetica per quanto riguarda l’elettricità, che ora è
gratuita per tutti gli abitanti.
A Borutta, un piccolo paese di 300 abitanti nel cuore
della Sardegna, c’è una bolletta che non arriva mai. È
quella dell’elettricità. Eh già, perché si da il caso che questo borgo in
provincia di Sassari, nell’area storica del Meilogu, sia proprio la prima
comunità energetica rinnovabile della Sardegna e venga
annoverata tra le pochissime (dodici!) già esistenti in Italia.
Ma cosa significa? In pratica, a Borutta l’energia elettrica è gratis
per tutti al 100% grazie l’utilizzo pervasivo e continuo di fonti
rinnovabili, in particolare di una pala eolica da 850 chilowatt e
l’installazione di impianti fotovoltaici che rendono tutti i
cittadini energeticamente autosufficienti. La particolarità di questo
borgo, poi, è il fatto che sia riuscito a raggiungere la totalità
dell’autosufficienza, a differenza delle altre realtà che si aggirano intorno
all’80%. A ciò si aggiunge anche il fatto che il Comune prevede di
erogare incentivi per consentire a tutte le abitazioni del territorio
di raggiungere la classe energetica A, migliorando ulteriormente
l’efficienza dell’abitato.
L’idea, oltre a favorire la transizione ecologica da molti ambita per
un rapido e progressivo abbandono dei combustibili fossili, è anche quella
di rendere la vita all’interno del borgo nuovamente appetibile sia
per chi ci nasce sia per chi magari potrebbe avere voglia di trasferircisi.
Infatti, come tanti altri borghi medievali Borutta da anni combatte
contro lo spopolamento che lo interessa, e la possibilità di risparmiare
notevolmente in bolletta, aumentando la qualità della vita e diminuendo i
costi, potrebbe decisamente renderla un buon investimento.
In Sardegna si produce il 40% in più di Energia Elettrica di quanto ne consumiamo.
In Sardegna, a fronte di una
potenza elettrica efficiente lorda di 4mila e 744 megawatt, la componente
termoelettrica è pari a 2mila e 501 megawatt. Nell’isola si produce energia
termoelettrica da carbone, gasolio, olio combustibile, syngas e biomasse. Le centrali
di Fiume Santo e Portovesme rientrano nel piano strategico di “phase-out
completo” dall’impiego del carbone, la cui deadline è fissata dalla Strategia
energetica nazionale e dal Piano Clima Energia al 31 dicembre 2025.
La potenza di generazione da fonti rinnovabili è pari a 2mila e 330
megawatt. È frutto di 35mila 174 impianti fra idroelettrico, solare, eolico e
bioenergie.
La richiesta di potenza elettrica istantanea può raggiungere anche i
mille e 400 megawatt.
Nel 2017 la richiesta finale di energia elettrica destinata al consumo
nell’isola è stata di 8mila e 761 gigawatt all’ora, a fronte di una produzione
di 12mila e 335 gigawatt all’ora: la produzione netta di energia elettrica
generata sul territorio regionale è stata maggiore del 40,8% del fabbisogno
netto isolano.Detratte le perdite di energia, i consumi netti sono pari a 8mila
e 426 gigawatt all’ora.
Dopo l’accantonamento del progetto Galsi, il gasdotto
Algeria-Sardegna-Italia, la prospettiva di metanizzare la Sardegna ha ripreso
corpo a partire dall’ultimo Piano energetico ambientale regionale e dalle
recenti dichiarazioni di esponenti politici nazionali e locali. Il metano è una
fonte energetica economica utilizzabile per produrre energia elettrica ed
energia termica. L’ultimo Pear stima in 430milioni di euro annui il costo della
mancata metanizzazione dell’isola come dato di sperequazione rispetto alle
altre Regioni italiane. Inoltre il metano, a parità di energia prodotta, è una
fonte energetica a minori emissioni climalteranti rispetto al gasolio (-27%) e
al carbone (-40%). Su come rendere disponibile il metano nell’isola, si
privilegia l’ipotesi di depositi e rigassificatori costieri e gasdotti e reti
nel resto del territorio.
26 febbraio 2022
Mosca: problemi nel prelevare contanti.
Le persone a Mosca e in altre città russe si sono lamentate dei problemi iniziali nel prelevare contanti. Un uomo ha detto all'agenzia di stampa tedesca che dopo una lunga ricerca nel centro di Mosca è riuscito a trovare solo sabato una macchina Sberbank che erogava 7.500 rubli (circa 80 euro). Una macchinetta Rosbank nel grande magazzino di lusso "Gum", dove si possono prelevare anche dollari ed euro, non più emesse valute estere, come ha detto il 41enne.
Anche altri moscoviti hanno segnalato tali problemi. Un uomo della metropoli del Mar Baltico di San Pietroburgo ha inviato una foto di un bancomat della Raiffeisen Bank, il cui schermo diceva: "Il bancomat è temporaneamente chiuso". Un'altra macchina non ha emesso la somma desiderata di 50.000 rubli (530 euro) e ha invece mostrato la raccomandazione di provare a prelevare nuovamente diverse somme più piccole.
Facebook e il servizio di messaggistica breve Twitter: restrizioni sui loro social network...
Il gruppo Facebook e il servizio di messaggistica breve Twitter stanno reagendo alla guerra di aggressione russa contro l' Ucraina con restrizioni sui loro social network . Il capo della sicurezza di Facebook ha annunciato sabato su Twitter che ai media statali russi è stato impedito di pubblicare annunci sui social network in tutto il mondo. Twitter, a sua volta, sta bloccando gli annunci in Russia e Ucraina fino a nuovo avviso.
Nel frattempo, il ministro della digitalizzazione ucraino, il vice primo ministro Mykhailo Fedorov, ha scritto al CEO di Apple Tim Cook, chiedendogli di sostenere le sanzioni contro la Russia bloccando i servizi Apple, incluso l'app store.
La lettera, che è stata fatta circolare su Twitter, diceva: "Abbiamo bisogno del tuo supporto - nel 2022 la tecnologia moderna potrebbe essere la migliore risposta ai carri armati, ai lanciarazzi multipli (Grad) e ai missili". Ha concluso dicendo: "Siamo sicuri che tali azioni motiveranno i giovani e la popolazione attiva della Russia a fermare in modo proattivo la vergognosa aggressione militare".
In risposta al conflitto in Ucraina, è stato istituito un centro operativo speciale con esperti per poter reagire il più rapidamente possibile, ha spiegato il capo della sicurezza di Facebook. "Stiamo monitorando da vicino la situazione in Ucraina e continueremo a condividere i nostri passi per proteggere le persone sulla nostra piattaforma". La Russia aveva parzialmente limitato Facebook il giorno prima. Il supervisore alle comunicazioni Roskomnadzor a Mosca aveva accusato il gruppo Facebook di aver violato "diritti umani e libertà fondamentali" e "diritti e libertà dei cittadini russi" bloccando i media russi in rete.
Guerra Russia/Ucraina - Questa è la situazione attuale.
Giovedì notte il presidente russo Vladimir Putin ha lanciato una guerra di aggressione contro l' Ucraina . Le truppe di terra russe hanno invaso il paese vicino da più parti. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha imposto la legge marziale e ha annunciato la mobilitazione generale di tutti i riservisti e dei coscritti. Centinaia di migliaia di persone stanno fuggendo in tutto il Paese.
In un lungo discorso televisivo lunedì sera, Putin aveva messo in dubbio il diritto dell'Ucraina di esistere come Stato indipendente e aveva annunciato il riconoscimento delle cosiddette "Repubbliche popolari" di Donetsk (DNR in breve) e Luhansk (LNR) nell'Ucraina orientale .
Il terzo giorno dell'invasione russa dell'Ucraina, entrambe le parti si sono impegnate in schermaglie per la capitale , Kiev e altre città. Sabato il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha invitato i suoi compatrioti in videomessaggi a scongiurare gli attacchi russi. Secondo l'ONU, centinaia di migliaia di persone stanno fuggendo in Ucraina.
Le truppe russe avanzarono su Kiev da nord-ovest e nord-est. La città ha il coprifuoco dalle 22:00 (21:00 CET) alle 07:00 (06:00 CET) del mattino. Non c'erano informazioni affidabili sulla situazione militare.
L'altra novità della giornata:
Il membro della NATO invia armi in Ucraina
15:13: il Belgio vuole sostenere l'Ucraina con armi e carburante di fronte all'attacco russo. "L'Ucraina ha chiesto al Belgio grandi quantità di carburante per rifornire le sue truppe", ha scritto sabato il primo ministro belga Alexander de Croo su Twitter . Verranno consegnate 3.800 tonnellate di carburante. "Il Belgio fornirà anche 2.000 mitragliatrici all'esercito ucraino", ha scritto. Inoltre, il Belgio invierà 300 soldati in Romania.
L'Italia vuole anche rafforzare la base Nato in Romania . Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha annunciato che altri quattro caccia sarebbero stati inviati sul fianco sud-orientale. Finora gli italiani avevano già di stanza quattro Eurofighter all'aeroporto militare Mihail Kogalniceanu vicino a Constanta, e altri quattro se ne aggiungeranno da domenica.
Gli Stati Uniti danno all'Ucraina 350 milioni di dollari per la "difesa immediata"
14:33: Il governo degli Stati Uniti fornisce a Kiev fino a 350 milioni di dollari USA (312 milioni di euro) per "sostegno immediato alla difesa dell'Ucraina". Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato sabato che il supporto militare aiuterà a difendersi dalle minacce dei carri armati e dell'aria. "Questo è un altro segnale che gli Stati Uniti sono al fianco del popolo ucraino mentre difendono il loro paese sovrano, coraggioso e orgoglioso", ha detto Blinken.
Cremlino: l'Ucraina rifiuta i colloqui di pace
14:09: Secondo il Cremlino, l'Ucraina ha rifiutato i negoziati di pace con la Russia. "Dato che la parte ucraina ha rifiutato di negoziare in linea di principio, l'avanzata delle principali forze russe è ripresa questo pomeriggio secondo il piano operativo", ha detto sabato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo l'agenzia Interfax. Inizialmente, non ci sono state conferme da parte ucraina.
Il gruppo hacker dichiara guerra informatica alla Russia
14:00: L'associazione hacker Anonymous ha dichiarato la "guerra informatica" alla Russia. Lo ha annunciato, tra l'altro, il ramo tedesco della rete su Twitter. È la risposta all'invasione russa dell'Ucraina.
Anonymous Germania ha riferito in mattinata che il sito web del Ministero della Difesa russo è stato violato. L'attacco riuscito è avvenuto venerdì pomeriggio. A partire dal 26 febbraio, alle 14:00, il sito Web non è ancora disponibile.
La vicina Ucraina, la Slovacchia, prevede 1.200 soldati della NATO
13:37: Il ministro della Difesa slovacco Jaroslav Nad ha confermato che 1.200 soldati della NATO arriveranno nell'UE e nel paese della NATO direttamente al confine con l'Ucraina. Inoltre, la Germania rafforzerà la prontezza della difesa della Slovacchia con i sistemi antiaerei "Patriot", ha affermato sabato il ministro dopo una riunione speciale del governo a Bratislava. I soldati della NATO dovrebbero quindi formare un'unità congiunta con 300 soldati slovacchi.
L'Estonia chiuderà lo spazio aereo agli aerei russi
12:56: Anche l'Estonia vuole bloccare il suo spazio aereo per gli aerei del paese vicino a causa dell'invasione russa dell'Ucraina. "L'Estonia si unisce all'iniziativa della Polonia e vieterà a tutte le compagnie aeree russe di utilizzare il nostro spazio aereo", ha dichiarato sabato il ministro dell'Economia Taavi Aas a Tallinn, secondo un rapporto radiofonico. È già in preparazione una bozza di risoluzione corrispondente.
"Un'altra decisione fondamentale è in arrivo", ha commentato su Facebook il primo ministro Kaja Kallas in merito alla mossa dell'UE baltica e del Paese della NATO. "La Polonia e la Repubblica Ceca lo hanno già fatto, e invitiamo tutti i paesi dell'Unione Europea a fare lo stesso. Gli aerei di uno stato paria non hanno posto nei cieli delle democrazie", ha scritto.
L'esercito ucraino chiede ai cittadini: "Fermate i russi con ogni mezzo!"
12:34: L'esercito ucraino ha chiesto alla popolazione di fermare l'avanzata russa con ogni mezzo necessario. "Taglia alberi, costruisci barricate, brucia pneumatici! Usa tutto ciò che hai a portata di mano!", ha citato sabato l'agenzia Unian da un messaggio. Anche la costruzione delle cosiddette bottiglie molotov potrebbe aiutare. "Gli occupanti devono capire che qui non sono desiderati e che verrà loro opposto resistenza in ogni strada", si legge. "Possano aver paura anche solo di guardare le nostre città. Insieme alla vittoria! Gli occupanti saranno distrutti."
Mosca: termini come "attacco" per la guerra in Ucraina vietati dai media
12:01: La Russia vuole che i suoi media vietino termini come "attacco", "invasione" e "dichiarazione di guerra" nei rapporti sulla guerra contro l'Ucraina. L'autorità di controllo dei media Roskomnadzor ha annunciato sabato a Mosca che questi dovrebbero essere cancellati. Ciò vale anche per la diffusione di "informazioni false sui bombardamenti delle città ucraine e sulla morte di civili in Ucraina a seguito delle azioni dell'esercito russo".
Roskomnadzor ha accusato media indipendenti come il quotidiano anti-Cremlino Novaya Gazeta, diretto dal premio Nobel per la pace Dmitry Muratov, l'emittente Internet Dozhd e la stazione radio Echo Moskvy, di aver diffuso informazioni false. La Russia descrive ufficialmente l'invasione dell'Ucraina come una "operazione militare" e parla di una "missione di pace" nelle aree separatiste dell'Ucraina orientale.
La Repubblica Ceca invia mitragliatrici e munizioni in Ucraina
11:47: La Repubblica Ceca invia ulteriori aiuti militari all'Ucraina, che viene attaccata dalla Russia. Sabato il ministro della Difesa Jana Cernochova ha dichiarato su Twitter che si trattava di mitragliatrici, mitragliatrici, fucili di precisione e munizioni adeguate. La consegna ha un valore totale di circa 7,5 milioni di euro.
Il ministero dell'Interno ceco assume quindi il trasporto verso l'ex repubblica sovietica. "Il nostro aiuto non si ferma", ha sottolineato la conservatrice liberale Cernochova. Il governo di Praga aveva già deciso alla fine di gennaio di fornire all'Ucraina 4.000 proiettili di artiglieria. Inoltre, sono pronti a curare i soldati ucraini feriti negli ospedali cechi.
Mosca: nazionalisti ucraini attaccano condomini
11:34: la Russia ha accusato la parte ucraina di aver bombardato aree residenziali nella regione separatista del Donbass. Secondo l'agenzia Interfax, "nazionalisti ucraini" hanno attaccato sabato mattina la città di Starobilsk nella regione di Luhansk, tra le altre cose, ha affermato il ministero della Difesa di Mosca. "Di conseguenza, è scoppiato un incendio in città, ci sono edifici residenziali distrutti e morti tra la popolazione civile", si legge. La Russia etichetta regolarmente le forze armate ucraine come nazionaliste e naziste. Le informazioni non sono state ancora verificate.
Medvedev: l'azione militare in Ucraina continua nonostante le sanzioni
11:27: Secondo l'ex presidente Dmitry Medvedev, la Russia non vuole annullare l'invasione dell'Ucraina nonostante le sanzioni occidentali. "L'operazione militare per proteggere il Donbass sarà portata a termine per intero e fino al raggiungimento di tutti i risultati. Né più né meno", ha scritto sabato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo sul social network Vkontakte. Le misure punitive adottate dall'Occidente non hanno cambiato le cose.
Medvedev ha descritto le sanzioni occidentali come "l'impotenza politica derivante dall'incapacità di cambiare la rotta della Russia". "Ora veniamo espulsi da ogni parte, puniti, spaventati, ma ancora una volta non abbiamo paura", ha detto il confidente del presidente Vladimir Putin. La Russia risponderà "a immagine speculare".
11:17: Secondo il sindaco Vitali Klitschko, la capitale ucraina Kiev è ancora nelle mani del governo. "La notte è stata difficile, ma non ci sono truppe russe in città", ha detto Klitschko in una clip distribuita sabato sul canale di notizie Telegram. Allo stesso tempo, ha sottolineato: "Il nemico sta cercando di avanzare nella città". Alle 05:00 CET ci sono stati 35 feriti, inclusi due bambini.
Klitschko ha invitato la popolazione a mettersi in salvo. "Resta nei rifugi antiaerei perché il nemico sta attaccando dall'alto". Le infrastrutture funzionano, la metropolitana corre. Klitschko ha chiesto la rimozione dalle case dei segnali dei presunti bersagli. "Abbiamo istituito posti di blocco, quindi il movimento in città è limitato e reso più difficile". Klitschko ha detto: "Sarà difficile, ma abbiamo l'obbligo di perseverare perché l'esercito è con noi, la difesa del territorio è con noi, la giustizia è con noi".
Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolak aveva precedentemente affermato che il governo aveva il controllo della situazione. "Sia nella stessa città che alla periferia di Kiev, la situazione è sotto controllo", ha detto Podolak, secondo l'agenzia Unian. Gli aggressori hanno tentato di portare in città un gran numero di tecnologia militare e forze armate. Lì sono attivi sabotatori russi, contro i quali le forze di sicurezza ucraine sono intervenute con successo. In periferia, l'esercito sta combattendo gli assalitori russi.
Testimoni oculari hanno riferito di dozzine di esplosioni nella città di circa 2,8 milioni di persone. Si sono uditi anche numerosi spari. Un corrispondente dell'agenzia di stampa tedesca ha riferito in mattinata che non c'erano stati bombardamenti nel sud-ovest per quasi mezz'ora. Le autorità hanno parlato di 198 civili uccisi finora dalle forze russe: tre bambini sono stati tra le vittime, ha dichiarato su Facebook il ministro della Sanità ucraino Viktor Lyashko.
Sindaco: paracadutisti russi respinti vicino a Leopoli
10:54: le truppe russe sono sbarcate vicino alla città ucraina occidentale di Leopoli, secondo il sindaco Andriy Sadowyj. Tre elicotteri hanno sganciato circa 60 paracadutisti vicino alla città di Brody, a circa 90 chilometri a nord-est di Leopoli, sabato mattina, ha scritto Sadovyj su Facebook. "Le nostre truppe li hanno respinti". Gli aggressori per il momento si erano ritirati. "Manteniamo la situazione sotto controllo", ha sottolineato Sadowyj. L'area intorno a Leopoli vicino al confine polacco è considerata una roccaforte dei nazionalisti ucraini.
I politici verdi si aspettano sanzioni dell'UE più severe contro la Russia
10:22: Il politico europeo verde Sergey Lagodinsky si aspetta che le sanzioni dell'UE contro la Russia vengano inasprite a causa dell'attacco all'Ucraina. Il Parlamento europeo sarà discusso in una sessione speciale la prossima settimana, ha affermato sabato l'eurodeputato tedesco al "Morgenmagazin" di ZDF. "E so benissimo che ci sarà una maggioranza a favore del fatto che queste sanzioni debbano essere più dure. Penso che il governo federale lo prenda sul serio".
Uno è in contatto con il governo federale, ha aggiunto l'esperto russo. "E questo governo federale sta ancora cercando modi per imporre sanzioni che rendano molto chiaro al governo russo: deve anche ferire". Si spera che ciò accada nei prossimi passaggi. Il cancelliere Olaf Scholz non ha escluso di escludere la Russia dal sistema informativo bancario Swift o di adottare ulteriori misure.
Gialloblu per l'Ucraina: "I Simpson" sventolano bandiera
10:10: I creatori della serie animata cult " I Simpsons " hanno mostrato solidarietà all'Ucraina senza grandi parole. In una foto pubblicata su Twitter sabato, i membri dall'aspetto serio della famiglia dei cartoni animati possono essere visti con in mano diverse bandiere ucraine. Il disegno è fornito con gli hashtag #TheSimpsons, #Simpsons e #Ukraine. Dopo poche ore, il post ha raccolto più di 150.000 Mi piace.
I Paesi Bassi consegneranno 200 missili Stinger all'Ucraina
10:04: i Paesi Bassi consegneranno 200 missili antiaerei Stinger all'Ucraina. Lo ha annunciato il governo al Parlamento sabato all'Aia. Il governo risponde a una richiesta dell'Ucraina. I cosiddetti missili Stinger possono colpire, ad esempio, aerei ed elicotteri.
Altamente colpito - spari e combattimenti a Kiev - il consigliere presidenziale placato
10:00: Secondo le proprie dichiarazioni, il governo ucraino ha sotto controllo la situazione nella capitale Kiev. Tuttavia, secondo l'agenzia Unian, gli aggressori russi hanno cercato di portare in città il maggior numero possibile di equipaggiamenti militari e forze armate, ha affermato il consigliere presidenziale Mykhailo Podolak. In città sono attivi sabotatori russi, contro i quali le forze di sicurezza ucraine sono intervenute con successo. In periferia, le truppe ucraine hanno combattuto contro gli invasori russi. "Sia nella città stessa che alla periferia di Kiev, la situazione è sotto controllo", ha detto Podolak.
Spari e combattimenti erano stati segnalati in precedenza dalla periferia della capitale ucraina Kiev sabato notte. Le truppe russe hanno tentato di attaccare la centrale termica n. 6, ha detto un ufficio di comunicazione dell'agenzia. L'esercito ucraino si sta difendendo. La centrale si trova nell'estremo nord-est della metropoli, sulla riva destra del fiume Dnipro. Ci sono state anche segnalazioni di esplosioni e fuoco di armi automatiche da altre località sulla riva destra.
Poco dopo, le autorità hanno avvertito di risse di strada. "Ora sono in corso operazioni di combattimento per le strade della nostra città. Vi chiediamo di mantenere la calma e di essere il più attenti possibile!", si legge nel messaggio di sabato. Un grattacielo a Kiev è stato colpito da un razzo, ha detto il ministro degli Esteri ucraino ( vedi voce dalle 08:54 ). La protezione civile ha confermato che l'edificio è stato colpito tra il 18° e il 21° piano. L'evacuazione dei residenti è "in corso". Inizialmente non erano disponibili informazioni sulle possibili vittime. I detriti giacevano sulla strada davanti alla casa. Il sindaco di Kiev Vitaly Klitschko ha anche affermato che l'edificio è stato colpito da un razzo.
Chiunque sia in un bunker dovrebbe rimanere lì. In caso di allerta aerea, le persone dovrebbero recarsi nel bunker più vicino. La città ha rilasciato una mappa a riguardo. "Quando sei a casa, non andare alla finestra, non uscire sul balcone." Le persone dovrebbero anche coprirsi per proteggersi dagli infortuni.
Zelenskyj chiede l'ingresso nell'Ue
09:45: Di fronte all'attacco russo, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha chiesto l'ingresso del suo Paese nell'Unione Europea. "È un momento cruciale per porre fine alla lunga discussione una volta per tutte e decidere sull'adesione dell'Ucraina all'#UE", ha twittato Zelenskyy sabato. Ha discusso di "ulteriori aiuti efficaci" e "lotta eroica degli ucraini per il loro futuro libero" con il presidente del Consiglio Ue Charles Michel.
L'adesione all'UE dell'Ucraina è stata finora considerata impossibile. Secondo gli esperti, un simile passo renderebbe impossibile anche un accordo con la Russia.
Ministro degli Esteri: "Isolare la Russia"
8:54: Un grattacielo nella capitale Kiev è stato colpito durante pesanti attacchi da parte delle truppe russe in Ucraina. Le immagini del grattacielo hanno mostrato chiaramente un impatto sui piani superiori. Almeno quattro piani su un lato della casa sono stati distrutti. Fumo rosa. Non era chiaro esattamente cosa fosse successo e se ci fossero vittime.
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha pubblicato su Twitter una foto del grattacielo colpito. "Kiev, la nostra bellissima e pacifica città, è sopravvissuta a un'altra notte di attacchi da parte delle forze di terra e dei missili russi", ha scritto. "Esorto il mondo: isolare completamente la Russia, espellere gli ambasciatori, embargo petrolifero, distruggere l'economia russa", ha scritto Kuleba. "Ferma i criminali di guerra russi!"
Ucraina: 3.500 soldati russi uccisi dall'inizio della guerra
08:31: le forze ucraine affermano di aver inflitto pesanti perdite alle truppe russe dall'inizio dell'invasione. 3.500 soldati russi sono stati uccisi e altri 200 catturati, ha detto sabato l'esercito ucraino. Inoltre, sono stati distrutti 14 aerei, 8 elicotteri e 102 carri armati e più di 530 altri veicoli militari. Le informazioni non possono essere verificate in modo indipendente.
Russia: più di 800 oggetti militari ucraini "fuori combattimento"
8:29: Secondo le sue stesse dichiarazioni, la Russia ha disabilitato più di 800 oggetti militari ucraini dall'inizio della guerra contro l'Ucraina giovedì. Lo ha annunciato sabato mattina a Mosca il portavoce del ministero della Difesa Igor Konashenkov. Queste informazioni non possono essere verificate in modo indipendente.
Secondo Konashenkov, 14 aeroporti militari, 19 posti di comando, 24 sistemi missilistici antiaerei S-300 e 48 stazioni radar sono stati distrutti. Inoltre, otto barche della Marina ucraina sono state colpite.
Il presidente ucraino Zelenskyy a Kiev: "Sono qui"
8:13: Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha riferito in un nuovo video dalla capitale Kiev e ha dichiarato guerra alla Russia. L'esercito ucraino non deporrà le armi, si difenderà, ha detto sabato il capo dello Stato per strada a Kiev. Ha augurato "buongiorno a tutti", ha detto con un sorriso. Vuole confutare le fake news che circolano secondo cui ha lasciato il Paese. "Sono qui." Il Paese va difeso. "Gloria all'Ucraina!" Il presidente russo Vladimir Putin aveva precedentemente invitato l'esercito ucraino a deporre le armi. Non era evidente.
Mosca: l'esercito russo prende la città ucraina di Melitopol
08:08: Secondo il ministero della Difesa di Mosca, le truppe russe hanno preso il controllo della cittadina ucraina di Melitopol, nel sud-est del Paese. Lo ha annunciato sabato mattina a Mosca il portavoce del ministero della Difesa Igor Konashenkov. I soldati hanno quindi adottato tutte le misure per garantire l'incolumità della popolazione e "per escludere provocazioni da parte dei servizi segreti ucraini e dei nazionalisti". La città si trova vicino al Mar d'Azov.
In precedenza si diceva che le unità russe fossero sbarcate per la prima volta ad Azov nel Mar d'Azov. Quindi si misero in marcia e alla fine occuparono Melitopol "senza resistenza".
Operazione aviotrasportata russa in un aeroporto militare vicino a Kiev
05:33: Con un'operazione aviotrasportata, le truppe russe stanno apparentemente cercando di prendere il controllo dell'aeroporto militare di Wassylkiv a sud di Kiev. Soldati ucraini sono stati uccisi e feriti nei feroci combattimenti, ha detto sabato sera ai media ucraini il sindaco della cittadina, Nataliya Balasynowych. Molti paracadutisti russi erano atterrati. "Abbiamo perdite. Abbiamo molti infortuni. Sfortunatamente, ce ne sono 200", ha detto. La base aerea si trova a circa 40 chilometri dal centro di Kiev.
Esercito ucraino: attacchi alle caserme a ovest di Kiev
4:38: Sabato notte le truppe russe hanno sparato contro una caserma delle forze armate ucraine a ovest di Kiev. Lo ha annunciato l'esercito ucraino. L'attacco è stato respinto. Le baracche distano circa sette chilometri dal centro della metropoli. Le foto hanno mostrato una brillante luce del fuoco sulla scena dei combattimenti. Esplosioni e spari potrebbero essere ascoltati nei video condivisi sui social network.
La notte scorsa erano stati segnalati attacchi a una centrale termoelettrica combinata nel nord-est della capitale. Ci sono combattimenti anche nel distretto di Obolon, nel nord. Le località sono tutte in direzione dell'avanzata russa sulla capitale ucraina.
Almeno 560 arrestati in Russia durante le proteste contro la guerra
4:22: Secondo il gruppo per i diritti civili OVD-Info, almeno 560 persone in 26 città sono state arrestate venerdì durante le proteste contro la guerra in Russia. In molti casi sono state inflitte multe o sanzioni di arresto. In dieci stazioni di polizia in quattro città, gli avvocati dell'organizzazione sono stati in grado di fornire assistenza legale agli arrestati, secondo un bilancio della notte di sabato.
Nella repubblica caucasica della Georgia, decine di migliaia di persone hanno protestato venerdì sera contro la guerra in Ucraina. Secondo i media, è stato uno dei più grandi raduni nella capitale Tbilisi da molto tempo.
Esercito ucraino: respinto l'attacco russo su una posizione chiave a Kiev
04:14: Secondo le proprie dichiarazioni, l'esercito ucraino ha respinto un attacco delle forze russe su una delle sue posizioni nella capitale Kiev. L'attacco notturno era mirato a un post sulla Kiev Victory Road, hanno detto sabato sera le forze di terra ucraine sulla loro pagina Facebook. La Victory Street è un'arteria principale della capitale. L'esercito non ha fornito ulteriori informazioni sul luogo dei combattimenti.
Sono state udite forti esplosioni nel centro di Kiev sabato mattina presto, ha riferito un giornalista dell'AFP. In un'altra dichiarazione, l'esercito ha affermato che "pesanti combattimenti" erano in corso nella città di Vasylkiv, a sud di Kiev. La Russia sta cercando di "sbarcare paracadutisti" lì.
Kiev: contattato Mosca per le trattative
03:48: Nella guerra tra Russia e Ucraina, la dirigenza di Kiev è in contatto con Mosca per possibili colloqui. Lo ha annunciato il portavoce di Volodymyr Zelenskyy nella tarda serata di venerdì a Kiev. L'Ucraina è sempre stata pronta a parlare di cessazione dei combattimenti e di pace. "Immediatamente durante queste ore, le parti si stanno consultando sul luogo e sull'ora di un processo di discussione", ha scritto su Facebook il portavoce Serhiy Nikiforov.
D'altra parte, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha affermato che l'Ucraina aveva inizialmente rifiutato i colloqui e ha rinviato la domanda a sabato.
La Russia aveva precedentemente accettato le offerte di Zelenskyy per negoziare. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha parlato di un passo nella giusta direzione. Secondo le idee russe, la capitale bielorussa Minsk dovrebbe essere il punto d'incontro. Questo è difficile da accettare per Kiev perché la Bielorussia era un'area di sosta per l'attacco russo.
Giappone e USA vogliono rafforzare l'alleanza a causa della guerra di invasione della Russia
2:38: Il Giappone e la sua potenza protettrice USA vogliono rafforzare la loro alleanza di sicurezza in vista dell'invasione russa dell'Ucraina. I ministri degli Esteri dei due paesi hanno concordato sabato in una conversazione telefonica che le capacità di deterrenza e risposta dell'alleanza bilaterale devono essere migliorate, ha riferito l'agenzia di stampa giapponese Kyodo, citando il ministero degli Esteri di Tokyo. Il ministro degli Esteri Yoshimasa Hayashi e il suo omologo statunitense Antony Blinken hanno anche condiviso la valutazione che l'attacco russo "dovrebbe scuotere le fondamenta dell'ordine internazionale" e che il suo impatto "non sarà limitato all'Europa", ha affermato.
Le tattiche delle forze armate russe sono un mistero per i servizi segreti
01:47: Le tattiche utilizzate finora dalle forze armate russe hanno lasciato perplessi i servizi di intelligence occidentali. Il numero di soldati schierati nell'invasione dell'Ucraina è stato finora significativamente inferiore al previsto, ha affermato venerdì sera un alto rappresentante a Bruxelles. Le ragioni non sono del tutto chiare.
Il funzionario dei servizi segreti ha rifiutato di dire quante forze russe i servizi stimano siano attualmente in Ucraina. Secondo le informazioni, tuttavia, è solo una frazione degli oltre 150.000 soldati che la Russia aveva radunato ai confini del Paese prima dell'attacco all'Ucraina.
Ucraina: aereo russo abbattuto dai paracadutisti
00:47: le forze ucraine affermano di aver abbattuto un aereo da trasporto militare russo Ilyushin Il-76. I paracadutisti russi erano a bordo, ha scritto sabato sera su Twitter il capo di stato maggiore ucraino Valery Saluschnyj. Ha chiamato la città di Wassylkiv a sud della capitale Kiev come luogo dell'incidente. Le informazioni non erano verificabili in modo indipendente. Il comando dell'aeronautica ucraina ha annunciato che l'esercito russo stava cercando di sganciare truppe di paracadute a Vasylkiv. Ci sono pesanti combattimenti.
L'UE mette in vigore nuove sanzioni contro la Russia
00:14: Sono in vigore le nuove sanzioni dell'UE contro la Russia. Questo emerge dagli atti legali pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell'UE sabato sera. Le misure punitive adottate per l'attacco della Russia all'Ucraina mirano a causare danni significativi al Paese e alla sua economia. Ad esempio, saranno limitate le opzioni di rifinanziamento dello Stato e di alcune banche e società private selezionate. Inoltre, l'UE sta emettendo restrizioni all'esportazione di beni di importanza strategica, destinati a colpire in particolare le imprese dei settori dei trasporti e dell'energia.
Sanzioni ancora più severe, come l'esclusione della Russia dalla rete di comunicazioni bancarie Swift, la quotazione delle due banche più importanti e il divieto di esportazione del gas naturale, ad esempio, non fanno per il momento parte del pacchetto. La principale giustificazione di ciò è che tali misure causerebbero anche notevoli danni all'economia europea. Commercia molto di più con la Russia rispetto, ad esempio, agli Stati Uniti o alla Gran Bretagna.
25 febbraio 2022
Viaggiare rappresentava una ricchezza al livello culturale e morale…!!!
Al giorno d’oggi ciò che più caratterizza il mondo intero, è una divisone in diversi colori, come a formare un’unica bandiera che vola al vento, un vento potente che ha ferito e cambiato la vita di ognuno, ma che lotta e continua a lottare per ritornare a una parvenza di normalità. Ognuno ha provato e, prova tutt’ora a trovare caratteristiche che possano legarli a due anni fa, prima dell’inizio di questa guerra contro un’epidemia mondiale. C’è chi riesce a trovare aiuto e conforto nel pensiero di un domani dove la libertà personale possa riprendere il controllo delle vite di ciascuno. Molti credono che questa aspirazione sia molto lontana, quasi un’utopia, trovando così sicurezza e protezione nella cosa più semplice e naturale che appartiene all’uomo, la capacità di sognare. In questo periodo dove tutto è cambiato, dove la cosa che occupa di più le giornate, è lo spazio e il tanto, troppo tempo per pensare, ha portato tutti quanti a compiere un grande viaggio introspettivo, riesaminando e dando il vero e giusto valore alle cose che in precedenza venivano considerate scontante e dovute. Tutti si sono concessi il giusto diritto di volare con la fantasia, di compiere dei piccoli viaggi con la mente, per scappare da quella che è una situazione irreale, letta nei libri, vista nei documentari, ma che ad oggi, dopo due anni ancora sembra un tremendo scherzo, una visione del tutto fantascientifica, una di quelle storie raccapriccianti che alle nuove generazioni che verranno eviterà di essere raccontata, per non riportare alla mente quelli che per coloro che diventeranno genitori, questi sarebbero dovuti essere gli anni migliori, condotti dalla spensieratezza, dai nuovi e primi amori, dalle sciocchezze e dalle frivolezze che negli anni a seguire non si potrebbero ripetere, perché crescendo cambiano le responsabilità e gli obbiettivi. La capacità di potersi proiettare in un contesto lontano dalla realtà e, la salvezza che questo gesto porta nell’anima, lascia un senso di completezza, ma contemporaneamente un così grande senso di vuoto nell’immaginare un luogo, un oggetto o una persona amata, un qualsiasi tipo di desiderio o di aspirazione lontano da noi stessi. Nonostante ciò, può recare speranza, quella speranza che adesso sembra svanire lentamente sotto i rilessi di un capovolgimento di ogni valore umano, di ogni virtù, guidata ormai solo dall’istinto di sopravvivenza. Viaggiare, fin dall’inizio dei tempi, fin dall’antichità, fin dal viaggio di Ulisse, rappresentava una ricchezza al livello culturale e morale portando a conoscere il diverso, ad esplorare l’inesplorato, ad amare le cose mai amate e a conoscere ciò che prima di allora era ignoto o, se non tale, solo frutto delle esperienze di altri. L’essere umano come tale dipende dalle conoscenze. Dipende da esse come se fossero l’unica arma in grado di affrontare ogni ostacolo. Perciò come si possono acquisire quest’ ultime se si resta ancorati alle proprie paure, alle proprie convinzioni senza aprirsi a ciò che di più bello il mondo ha da offrire? Come si può rimanere soddisfatti di ciò che non si può vedere con i propri occhi? Come si può imparare davvero a immedesimarsi in ciò che ci circonda senza averlo davvero conosciuto, osservato, ammirato, affrontato in tutte le sue difficoltà? Come si può imparare a vivere senza mettersi in gioco? La risposta a queste domande non c’è. Ma con il tempo e con l’esperienza si può imparare a interpretarle, ognuno secondo ciò che ritiene più corretto; ma una cosa che accomuna ogni risposta e ogni essere dotato di ragione, è la possibilità di volare, viaggiare, sognare, per imparare e per potersi salvaguardare da ogni cosa la vita riservi per ognuno. Viaggiare, in ogni suo significato e interpretazione, è terapeutico, concede una fuga da ogni costrizione e da ogni legame che ci vincola alla quotidianità, che ogni mattina ci costringe ad alzarci e rivivere il giorno precedente, in particolare in quest’ultimo periodo. Il viaggio come atto, come allontanamento dalla propria abitazione, dalla propria routine, non è più possibile e il diritto alla libertà che questo conferisce, ci è stato sottratto da una forza superiore a chiunque. Ma la fantasia, quella libertà che si riesce a comprendere e a condividere sentendo una canzone, leggendo un libro o recitando una poesia, ogni forma di arte, riesce a trasportarci in ogni suo sentimento che ne scaturisce; riesce ad acquisire potenza dall’anima e dalla mente umana, avvolgendola in quel vento, in quella brezza, che inizialmente si tende a contrastare e a combattere per paura essendo sentimenti nuovi e sconosciuti, ma che una volta affievolita, ha la capacità di far emergere i pensieri più profondi permettendogli di volare e viaggiare con essa, di lasciarsi trasportare da queste nuove emozioni, volando e librandosi in ogni luogo reale o fantastico, toccando l’acqua, assaporando l’aria, ottenendo forza dalla terra e coraggio dal fuoco, liberandosi di ogni preoccupazione, ci consente di spaziare in luoghi senza tempo, senza epoca e senza definizioni, ci consente di viaggiare con la fantasia in ogni sua forma, senza congetture o margini, ci consente di aprire i nostri cuori ai nostri più profondi desideri, senza realizzarli, ma dandoci speranza che essi ancora esistano e che non svaniscono col presentarsi delle difficoltà. Per poi tornare alla realtà, riportandoci a un risveglio così drastico da sembrare e sperare sia solo finzione. Ma nella realtà, il vero scopo di questa forza, di questo viaggio, così coinvolgente da sembrare idilliaco, quasi magico, è colmare di consapevolezza e determinazione per riuscire ad affrontare periodi bui, dove la luce sembra non esistere, ormai scomparsa, trovando la capacità in noi stessi di correre in queste tenebre sapendo di andare all’inseguimento dei propri sogni, sapendo di correre e affaticandosi, a volte con la paura di non riuscire a rialzarsi, ma riuscendoci, sapendo esserci la speranza che questi desideri non volino via in questa tempesta finché sono vivi dentro ciascuno di noi. Bisogna imparare ad affrontare il viaggio che è la vita stessa e che in tutte le sue difficoltà ci riporta alla memoria ciò per cui ognuno lotta, i propri sogni.
24 febbraio 2022
I sardi lasciano il centro per trasferirsi verso la costa.
Un recente studio ha certificato che, oltre l'emigrazione verso l'estero, sta diventando inarrestabile lo spostamento dei Sardi dai paesi dell'interno verso i centri costieri.
"Il calo demografico dei comuni dell'interno è arrivato, nel 2020, a più di 137 mila persone (-21%),mentre la crescita della popolazione della fascia costiera cresce di 303 mila persone (+40%)."
Se ne sono accorti !! Che altro c'era da aspettarsi,
visto che è ormai da 10 anni che stiamo assistendo al progressivo e pervicace smantellamento dell'assistenza sanitaria territoriale;
visto che, mancando anche solo due unità al numero di scolari previsto nelle disposizioni, si è consentito che tanti paesi restassero senza scuola d'infanzia o primaria;
visto che sono stati chiusi numerosissimi uffici finanziari e statali
periferici, per non parlare delle farmacie;
visto che i collegamenti aerei e marittimi con il continente sono da terzo
mondo;
visto che i trasporti pubblici su gomma o ferroviari sono obsoleti e inadeguati, come ben sanno i tantissimi pendolari;
si ottiene, come risultato, una epocale transumanza umana.
Oltre l'abbandono del territorio, altra conseguenza di questo tsunami sull'assistenza e sui servizi primari è stata la contrazione delle nascite, con la Sardegna che si piazza al poco invidiabile primo posto in Italia, in questa speciale graduatoria.
Così, mentre da anni si continua a discutere di province, di staff, di
direttori, di rimpasti e poltrone varie,
mentre si litiga per ogni Finanziaria regionale, mentre ci si gonfia il petto
al solo pronunciare Insularità e Unesco, in Sardegna si spopolano monti e
campagne, diventando preda ambita per le multinazionali dell'eolico e del
fotovoltaico e magari per il deposito nazionale di scorie nucleari.
Chissà se il ministro Cingolani, quando è venuto in Sardegna con tutti i big dell'industria dell'energia, Enel, Terna, Snam e Italgas, ha prospettato ai nostri amministratori qualcuna o tutte queste possibili prospettive di devastazione della nostra Isola.
E' iniziata l'invasione russa dell'Ucraina.
"Le circostanze richiedono un'azione decisa e immediata. Le Repubbliche popolari del Donbass si sono rivolte alla Russia con una richiesta di aiuto. A questo proposito, ai sensi dell'articolo 51, parte 7 della Carta delle Nazioni Unite, con l'approvazione del Consiglio della Federazione e in virtù dei trattati di amicizia ratificati dall'Assemblea federale e di mutua assistenza con DPR e LPR, ho deciso di condurre un'operazione militare speciale", ha detto Putin in un discorso televisivo ai russi.
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha confermato ̏l'invasione su vasta scala″ dell'Ucraina da parte della Russia.
"Putin ha appena lanciato un'invasione su vasta scala dell'Ucraina. Le pacifiche città ucraine sono sotto i bombardamenti. Questa è una guerra di aggressione. L'Ucraina si difenderà e vincerà. Il mondo può e deve fermare Putin. Il momento di agire è adesso". Secondo alcune testimonianze truppe russe sarebbero state viste a Mariupol e Odessa mentre un attacco missilistico russo su vasta scala cercherebbe di distruggere le infrastrutture militari di Kiev. Ecco dove si sono sentite esplosioni in tutta l'Ucraina dalle quattro di mattina del 24 febbraio secondo la Cnn: a Kiev da est in direzione dell'aeroporto internazionale della città. Gli utenti dei social media hanno riferito di aver sentito diverse esplosioni nell'area di Boryspil a est della capitale, dove l'aeroporto internazionale si trova a circa 25 chilometri (15 miglia) dalla città. La CNN non ha confermato che l'aeroporto sia stato preso di mira. A Kharkiv, la seconda città più grande dell'Ucraina, nel nord-est del paese, è stato udito un "flusso costante di forti esplosioni". A Kramatorsk, nel quadrante orientale, a circa 120 chilometri a nord di Donetsk, controllata dai separatisti, sono state udite almeno due massicce esplosioni. Esplosioni anche a Dnipro, Mariupol, Odessa (qui vi sarebbero stati due bombardamenti distinti a venti minuti di distanza l’uno dall’altro) e Zaporizhzhia.
16 febbraio 2022
Sono soltanto dei bluff!
A sentire tanti politici isolani riuniti in Comitati e Assemblee
varie, fra poco tempo, tutti noi Sardi assisteremo ad una rivoluzione che
cambierà in meglio la nostra vita, i nostri diritti e quelli della nostra
Isola.
Capisaldi di questa rivoluzione saranno l'inserimento del principio di Insularità nella
Costituzione Italiana, e il riconoscimento da parte dell'UNESCO del Parco
Archeologico Regionale.
Ma cercando di comprendere meglio questi argomenti sorgono non pochi
dubbi sui risultati che dovrebbero far realizzare.
Per ciò che riguarda il riconoscimento dell'Unesco, si tratta di un
beneficio immateriale esprimibile in una maggior visibilità del territorio
interessato e di un rafforzamento della sua identità.
In soldoni, l'Unesco conferirebbe una sorta di "etichetta di
qualità" al nostro patrimonio archeologico. Ma per il resto, il Parco
Archeologico della Sardegna lo devono realizzare i Sardi.
Se il Governo Regionale non programma, non progetta, non reperisce e
rende disponibili le risorse finanziarie necessarie al recupero dei siti, il
Parco Archeologico resterà una delle tante illusioni. O meglio, sarà costituito
da quel poco, non più del 15 per cento del totale, che alcuni studiosi sono
riusciti a disseppellire e a valorizzare, come ha fatto Giovanni Lilliu a
Barumini.
Il restante, costituito da 6.500 siti in ogni angolo della Sardegna,
continuerà a restare sepolto o sommerso da erbacce e rifiuti, alla mercé di
vandali e tombaroli, ben lontano dal diventare fonte di sviluppo culturale e
turistico e opportunità di lavoro, praticamente in ogni parte dell'Isola.
Il principio di Insularità, poi, lascia ancora più scettici se
pensiamo alla specificità della Sardegna come Regione a Statuto Speciale.
Purtroppo, come è ben noto, non si è stati in grado di far valere queste
prerogative, a differenza di come hanno saputo fare altri Enti Autonomi.
Come dire che è inutile essere titolari di un diritto, se non si è capaci
di difenderlo e farlo valere.
Ma cercando di comprendere meglio questi argomenti sorgono non pochi dubbi sui risultati che dovrebbero far realizzare.
Per ciò che riguarda il riconoscimento dell'Unesco, si tratta di un beneficio immateriale esprimibile in una maggior visibilità del territorio interessato e di un rafforzamento della sua identità.
In soldoni, l'Unesco conferirebbe una sorta di "etichetta di qualità" al nostro patrimonio archeologico. Ma per il resto, il Parco Archeologico della Sardegna lo devono realizzare i Sardi.
Se il Governo Regionale non programma, non progetta, non reperisce e rende disponibili le risorse finanziarie necessarie al recupero dei siti, il Parco Archeologico resterà una delle tante illusioni. O meglio, sarà costituito da quel poco, non più del 15 per cento del totale, che alcuni studiosi sono riusciti a disseppellire e a valorizzare, come ha fatto Giovanni Lilliu a Barumini.
Il restante, costituito da 6.500 siti in ogni angolo della Sardegna, continuerà a restare sepolto o sommerso da erbacce e rifiuti, alla mercé di vandali e tombaroli, ben lontano dal diventare fonte di sviluppo culturale e turistico e opportunità di lavoro, praticamente in ogni parte dell'Isola.
Il principio di Insularità, poi, lascia ancora più scettici se pensiamo alla specificità della Sardegna come Regione a Statuto Speciale. Purtroppo, come è ben noto, non si è stati in grado di far valere queste prerogative, a differenza di come hanno saputo fare altri Enti Autonomi.
Come dire che è inutile essere titolari di un diritto, se non si è capaci di difenderlo e farlo valere.
M5s, Beppe Grillo gela Di Maio & co: «Scordatevi il terzo mandato». E poi li sbeffeggia.
Deroga ai due mandati non ne vuole sentir parlare. Al massimo, è la linea, si può ragionare su una elezione in altri livelli istituzionali. La doccia fredda sui parlamentari M5S della prima ora arriva da Beppe Grillo, che ancora una volta si schiera dunque con Giuseppe Conte o, per lo meno, contro Luigi Di Maio, che senza terzo mandato dovrà dire addio alle Camere.
Il sarcasmo di Grillo: «In Regione guadagnate pure di più»
Grillo, secondo quanto riferito dall’Adnkronos, sarebbe stato
contattato da diversi deputati e senatori “in scadenza” dopo il post del 5
febbraio intitolato “5 stelle polari”, nel quale si parlava di «rotazione
o limiti alla durata delle cariche, anche per favorire una visione della
politica come vocazione e non come professione». «In Europarlamento o in
Regione guadagnate anche di più, quindi non rompete le p…e…», avrebbe scherzato
Grillo con alcuni parlamentari che sente con una certa regolarità, aggiungendo
che la questione del terzo mandato è «un tema identitario, non si può
derogare».
Il vantaggio del repulisti nel M5S con il no al terzo mandato.
Ciò su cui al massimo si può ragionare e chiamare gli attivisti a
votare, per Grillo, sarebbe dunque una rotazione fra incarichi: chi ha già
fatto due mandati in Parlamento può ambire a candidarsi all’Europarlamento o ai
Consigli regionali, ma non alle Camere, e viceversa. La ratio, ribadita dal
garante nelle telefonate e confermata all’agenzia di stampa anche da fonti che
gli sono molto, è contrastare «nicchie di poteri e correnti». C’è in
questo un richiamo ai valori delle origini, ma è evidente che la conferma di
questo «tema identitario» avrebbe anche la non marginale conseguenza di
ridisegnare i gruppi parlamentari che verranno a misura della leadership
di Conte o di chi eventualmente dovesse prenderne il posto.
E ora i parlamentari dicono: «Ci siamo tagliati le p…e da soli»
Fra i 67 non ricandidabili su 230 parlamentari ci sono, tra gli altri,
Luigi Di Maio, Roberto Fico, Paola Taverna, Danilo Toninelli e
Vito Crimi. Dunque, anche diversi contiani dovrebbero farsi
da parte. L’opzione a cui lavorerebbe chi non ci sta ad attenersi alla
vecchia regola, cara a Gianroberto Casaleggio ancor prima che a Grillo, è
destinare un terzo dei seggi alle riconferme, «ma nel fare le liste decidi
chi vive e chi muore, una strada difficilmente percorribile…», ha detto un
parlamentare della prima ora all’Adnkronos, che rivela come nelle chat giri
insistentemente anche un’altra considerazione: il taglio di deputati e senatori
voluto dagli stessi grillini, con il quale «ci siamo tagliati le pa..e da
soli».
12 febbraio 2022
Bollette che stangata!
Stangata sulle bollette scongiurata? Non proprio, o almeno non per
tutti. Il decreto contro il rincaro delle bollette c’è, ma la stangata sarà
evitata solo in parte.
Stangata sulle bollette scongiurata? Non proprio, o almeno non per
tutti. Il decreto contro il rincaro delle bollette c’è, ma la stangata sarà
evitata solo in parte. Di fatto gli aumenti saranno praticamente azzerati per
le oltre 3 milioni di persone che beneficiano del bonus energia: nuclei che
hanno un Isee inferiore a 8265 euro annui; nuclei familiari numerosi (Isee
20.000 euro annui con almeno 4 figli); percettori di reddito o pensione di
cittadinanza; utenti in gravi condizioni di salute, utilizzatori di
apparecchiature elettromedicali.
Come
richiedere la rateizzazione bollette in 10 mesi
Il piano di rateizzazione bollette per le fatture luce e gas, senza
interessi, è uno dei provvedimenti in arrivo quest’anno dal governo per aiutare
gli Italiani a far fronte ai rincari delle utenze nel 2022. Infatti, sia il
prezzo del gas che dell’energia elettrica sono aumentati, a causa del rincaro
delle materie prime.
Ma, chi può richiedere la
rateizzazione delle bollette? e con quali modalità?
Le famiglie italiane avranno la possibilità di pagare le fatture delle
utenze luce e gas in 10 rate. E’ questa la mossa scelta dal governo per dare
una mano alle famiglie che avranno difficoltà ad affrontare gli incrementi dei
costi dell’energia elettrica e gas metano in quest’anno.
Le modalità previste da Arera, L’Autorità per l’energia le reti e
l’ambiente, consistono nel pagamento di una prima rata pari alla metà del costo
totale della fattura che si vorrà rateizzare e nella possibilità di poter
pagare la seconda metà in rate da almeno 50 euro in massimo 10 rate. Infatti,
qualora l’importo dovesse essere inferiore a 50 euro, l’Autorità concede la
possibilità di pagare in meno rate (non meno di due), affinché l’importo
relativo a ciascuna di essa sia sempre di maggiore o uguale a 50 euro.
Come richiedere la
rateizzazione delle bollette
Come anticipato, il piano è rivolto a coloro che, a causa di
condizioni economiche non ottimali, ritarderanno il pagamento delle bollette
emesse tra gennaio e aprile 2022 e che decideranno di voler procedere con la
rateizzazione delle bollette, secondo le condizioni comunicate dal proprio
fornitore. In ogni caso, nonostante la dilazione dei pagamenti, le rate saranno
completamente prive di alcun interesse.
Quali sono i costi per la
rateizzazione?
Il Governo ha riservato un fondo di circa 1 miliardo di euro per
consentire agli italiani di pagare le utenze in 10 mesi. Non si tratta
dell’unico provvedimento previsto dal governo, ma di un’integrazione ai circa 4
miliardi già stanziati che saranno destinati:
al bonus sociale per le famiglie con reddito ISEE inferiore a 8.264
euro,
ad annullare i costi relativi agli oneri di sistema
a ridurre l’Iva per il gas al 5%.
Come detto in precedenza, non ci sarà alcun supplemento per i clienti
finali che potranno pagare le utenze in massimo 10 rate e senza interessi.
01 febbraio 2022
Perché scrivo?
Perché scrivo? Mi chiedo molte volte. Oggi ho deciso di rispondermi e lo faccio
sul blog perché così potete leggerlo e, chissà, potreste trovarlo interessante.
Mi dico sempre che scrivo perché così conservo la memoria ,
non la perdo.
Ma c'è di più dietro il motivo per cui scrivo.
Scrivere mi aiuta a organizzare i miei pensieri , esperienze,
sentimenti. Mi aiuta a tuffarmi nella mia mente e salvare le idee che
passano velocemente per fare spazio agli altri.
Scrivo per stare con me stesso . Per parlare con me e
conoscermi. La scrittura è un'attività terapeutica . Penso
che sia come avere un'altra vita, una vita interiore che integra e arricchisce
quella esteriore. In altre parole, scrivo perché è così che estrinseco il
dialogo che ho con me stesso e non lo lascio perdere nelle nebbie della mia
mente.
Ciò non implica che sarò molto più saggio, né che farò meno
errori.
Penso che ci sia un altro motivo per cui scrivo. Senza voler
premere la tastiera o prendere la penna per diventare uno scrittore, la lettura
mi incoraggia a scrivere i miei pensieri. E più faccio, più
voglio . Una cosa stimola l'altra e viceversa. Con buona pace
dei "veri scrittori", sempre. Con tutta la mia ammirazione per
chi scrive decine di pagine raccontando una storia, vera o di fantasia,
facendola girare dall'inizio alla fine. Mi sento incapace e tutto quello
che posso fare è mettere insieme alcuni paragrafi in questo mezzo.
Il fatto è che questa è come una spirale infinita, o come il merlano
che si morde la coda. Leggere e scrivere, intendo.
Ci sono periodi dell'anno in cui, non so perché, non ho molta voglia
di leggere. Forse i titoli che ho tra le mani non mi entusiasmano molto, forse
sono troppo stressato. Il fatto è che quando mi succede, quasi di
pari passo smetto di scrivere.
Ma arriva sempre il giorno in cui tutto
cambia . Inesorabilmente, perché la vita è così, cambia, come il
nostro modo di vedere le cose.
Rileggo in ogni momento libero che ho, e parallelamente le parole
cominciano a germogliare e fluire. A volte così velocemente che non riesco
a prenderli. E molte di quelle volte smetto quello che sto facendo e
prendo appunti sul cellulare, nei quaderni, in qualunque cosa ho a portata di
mano.
Scrivere è divertente perché ti permette di giocare con le
parole, scoprire la grammatica, parlare con altre persone senza aprire bocca,
siano esse reali o immaginarie. È divertente perché ti permette di tornare
al tuo io passato , se scrivi delle tue esperienze.
E bene, d'ora in poi quando mi chiederanno perché scrivo e
come scrivo, andrò a questo post per vedere se sono ancora le stesse
ragioni. Sicuramente la mia risposta si evolverà nel tempo. Vedremo.
Sardegna: Gli effetti negativi della pandemia.
In sofferenza, innanzi tutto, il comparto industriale che, comunque,
già da tempo si trovava in forte difficoltà.
Senza considerare il flop di Ottana, la Sardegna deve fare i conti con
l'industria metallurgica nel Sulcis e i settori del chimico e del petrolchimico
fortemente ridimensionati e in buona parte in via di dismissione.
In più, oltre le conseguenze negative per l'economia, è assi preoccupante la
compromissione dell'ambiente nelle aree interessate.
Il turismo che, con le unghie e con i denti, era rimasto in linea di galleggiamento nel periodo estivo, ha subito un altro brutto stop nel periodo delle festività di fine anno.
Preoccupano le prospettive per il futuro che devono fare i conti con
le ben note carenze nei collegamenti aerei e marittimi e con una assoluta
mancanza di una programmazione per la ripartenza post pandemica.
Quasi tutte le regioni e le città stanno preparando piani e progetti che
potremo definire aggressivi, per accaparrarsi il maggior numero di visitatori e
ospiti. Per non parlare dei competitors europei.
Se consideriamo che le statistiche pre-covid collocano al 68° posto in Italia
la Reggia nuragica di Barumini per numero di visitatori mentre, tra le località
balneari, il litorale di Arzachena si trova al 43° posto e Alghero al 49° per
numero di ospiti, appare evidente che ci vuole ben altro impegno che qualche
comunicato stampa o uno stand in qualche meeting o borsa per il turismo.
Per comprendere quanto ci sarebbe da fare e mai è stato fatto, si tenga presente che le Baleari vantano oltre 15 milioni di arrivi di turisti all'anno, mentre la Sardegna non raggiunge i tre milioni.
L'impietoso confronto, con i dati del turismo delle Isole Baleari, ci dice che, nonostante l'estensione e la bellezza delle sue coste, in Sardegna a causa di strategie inadeguate e di trasporti aerei e marittimi fortemente penalizzanti, non si è riusciti ancora a creare flussi turistici di un certo rilievo.
I dati sui flussi turistici pre-pandemia, oltre al già citato enorme gap con le Baleari, collocavano la Sardegna al 12° posto nella speciale graduatoria nazionale, come dire che, a parte una certa enfasi, in concreto si raccolgono briciole rispetto all'innegabile potenziale.
Ci barcameniamo con il Protocollo d'intesa tra Conferenza Episcopale Sarda e la Regione Sardegna per gli Itinerari religiosi.
Ben vengano, ma si tratta di flussi di entità assai limitata.
Inesistente o quasi, rispetto ad altre regioni, il flusso turistico
culturale-archeologico. Basti pensare che la Reggia Nuragica di Barumini, prima
tra i siti della Sardegna, si trova al 68° posto in Italia per numero di
visitatori.
Scorrendo dati e numeri ci si può render conto che, anche in questo campo, che
riempie pagine di giornali locali e fa gonfiare il petto ai nostri
politici, siamo all'età della pietra. Tanto per citarne una, nel
confronto con un'altra realtà periferica come la Sicilia, la differenza di
visitatori è abissale.
In una regione come la Sardegna che vanta ben 7.000 siti archeologici, manca la progettazione, la programmazione, il marketing, perché questo brand di offerta turistica culturale-archeologica possa portare risultati soddisfacenti, degni della unicità e della grandiosità di questo tesoro.